Dal 2027 cambiano le regole per l’invalidità civile e la Legge 104


1. Tutto passerà all’INPS

 Fino ad oggi, per essere riconosciuti invalidi serviva passare da più enti (ASL, commissioni locali...). Dal 2027 ci penserà solo l’INPS, così da: - Ridurre i tempi d’attesa - Avere valutazioni uguali in tutta Italia - Evitare burocrazia inutile Esempio: oggi Maria deve andare sia dal suo medico, sia in ASL, poi aspettare una visita. Dal 2027, tutto sarà gestito dall’INPS, anche a distanza, se i documenti sono sufficienti. 

2. Non si guarda solo la malattia, ma la vita della persona

 I criteri useranno il sistema dell’OMS (ICF): si terrà conto non solo della diagnosi, ma di: - Quanto la persona riesce a muoversi, comunicare, lavorare... - Le barriere ambientali (es. vivere in un palazzo senza ascensore) - Il supporto che ha o non ha Esempio: Luigi ha una malattia alle gambe. Prima contava solo il grado di invalidità. Ora si considera anche se può camminare solo con aiuto, se ha un ascensore in casa, se lavora... 

3. Tutto sarà più digitale e veloce

 Il processo sarà fatto online: - Il medico curante invierà il certificato digitale, valido 90 giorni - Non sempre servirà la visita in presenza - I bambini che ricevono l’accompagnamento non dovranno rifare tutto a 18 anni Esempio: Giulia, 17 anni, ha diritto all’accompagnamento. Quando ne compirà 18, non dovrà fare una nuova visita, se la sua situazione è rimasta uguale. 

4. I pagamenti arriveranno automaticamente

 Dal 2027, se una persona ha diritto a un aiuto economico, l’INPS lo pagherà automaticamente. Esempio: Marco ottiene l’invalidità. Non dovrà più fare una seconda domanda per ricevere l’assegno. Ci saranno anche controlli in tempo reale per evitare truffe, grazie all’intelligenza artificiale. 

5. Meno differenze tra città e più controlli

 Le commissioni mediche avranno regole uguali in tutta Italia, composte da medici INPS. Esempio: oggi a Milano e Bari possono dare risultati diversi. Dal 2027, i criteri saranno gli stessi ovunque. 

6. Meno cause, più accordi

 Chi non è d’accordo con l’esito potrà chiedere un confronto tecnico prima di fare causa. I diritti già acquisiti resteranno validi fino a fine 2026. 

7. Arriva il 'Progetto di Vita'

 Dal 2027 si potrà chiedere un piano personalizzato per: - vivere in autonomia - partecipare alla scuola o al lavoro - ricevere assistenza Esempio: Paola, con disabilità motoria, potrà ottenere un piano che include assistente personale, trasporto e modifiche alla casa. 

8. Quando parte tutto

 - Fino a fine 2026: regole attuali - Nel 2026: prova in 11 province - Dal 1° gennaio 2027: nuove regole ovunque 

Conclusione

La riforma semplifica il sistema, guarda alla persona e promuove inclusione sociale. Il 2026 sarà l’anno chiave per prepararsi al cambiamento.